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NOTIZIE

CAMPANIA - PROROGA AL 31/12/2020 LA SCADENZA "PIANO CASA"

Che cos’è il Piano Casa
Il Piano Casa, introdotto con il Dlgs 112/2008 e operativo dal 1 aprile 2009, è una disposizione transitoria frutto dell’accordo tra Stato e Regioni, finalizzata a rilanciare l’attività edilizia  e ad ottimizzare, in termini di prestazioni energetiche, di qualità architettonica e di eliminazione delle barriere architettoniche, il patrimonio edilizio esistente.

Riassumendo, potremmo dire che obiettivo del legislatore è:
- Incentivare il settore edilizio in crisi
- Migliorare la qualità del patrimonio edilizio esistente
- Favorire gli interventi per l’adeguamento sismico delle strutture
- Agevolare la demolizione e ricostruzione di edifici in aree a rischio
- Promuovere lo smaltimento dell’amianto.
In origine, l’accordo era  per un periodo “eccezionale”di un anno e mezzo, in cui, in deroga agli strumenti vigenti, i privati cittadini avrebbero potuto usufruire di un bonus volumetrico (fino al 20% per gli ampliamenti, e al 50% in caso di demolizione e ricostruzione) in cambio di interventi volti a migliorare gli edifici esistenti.

Nell’idea primigenia del piano casa, inoltre, erano compresi anche gli incentivi per la ristrutturazione edilizia,  che sono poi andati a convergere in altre misure, come quelle sull’ efficientamento energetico, il consolidamento sismico, fino ad arrivare al bonus mobili e a incentivi per le giovani coppie.

Piano Casa Regione Campania – LR n.19 del 28 dicembre  2009 e smi
La legge regionale si articola in quattro livelli:
- ampliamento degli edifici residenziali consentito fino al 20%  della volumetria esistente
- demolizione e ricostruzione degli edifici residenziali, che beneficia di un premio volumetrico del 35%
- riqualificazione e cambi di destinazione d’uso degli edifici non residenziali che non incidano sulla sagoma
- riqualificazione delle aree degradate, attuabile con un bonus volumetrico fino al 50% per le demolizioni, ricostruzioni e ristrutturazioni urbanistiche o con interventi di sostituzione edilizia a parità di cubatura esistente.
Sono esclusi dalle misure regionali gli edifici che, al momento della presentazione della richiesta risultano:
- realizzati in assenza o in difformità del titolo abilitativo, per i quali non sia stato ancora rilasciato il permesso in sanatoria privi di accatastamento
- situati all’interno di centri storici, ad eccezione di immobili realizzati o ristrutturati negli ultimi 50 anni
- vincolati ai sensi del d.lgs 42/2004, codice dei beni culturali e del paesaggio
- ricadenti in aree di inedificabilità assoluta o sottoposte a vincoli
- situati in zone a tutela e interesse di difesa militare
- collocati in parchi nazionali o riserve naturali, facendo salvo gli ampliamenti concessi in zona B
- ricadenti in aree dichiarate a pericolosità idraulica o geomorfologica dai piani di bacino ai sensi della  L. 183/2009
- situati nella zona rossa a rischio vulcanico, individuata dalla L.R.  21/2003.

 
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